L'EMOZIONANTE STORIA DEL VIGNETO PIÙ ALTO DELLE MARCHE

L'EMOZIONANTE STORIA DEL VIGNETO PIÙ ALTO DELLE MARCHE

Nel comune di Visso, tra i 100 borghi più belli d'Italia, all'interno della frazione Cupi è stato impiantato un vigneto ad un'altitudine di 1000m s.l.m. con uve autoctone di pecorino, chardonnay e pinot nero. La vigna è circondata dal meraviglioso territorio del parco dei Monti Sibillini dove regna ancora sovrano l'allevamento ovino della pecora sopravissana. Nonostante questa iniziativa possa sembrare peculiare, in realtà, sin dal 1700 nel catasto topografico queste aree erano denominate "le vigne". Il ritrovamento di viti centenarie ancora produttive sebbene lasciate incolte per decenni, sopravvissute alle condizioni climatiche tipiche dell'alta montagna, ha fatto credere che la località goda di un microclima perfettamente favorevole alla vinificazione.

Il vigneto nel cuore dei Sibillini, ha un'esposizione principale a Sud con una pendenza del 10%. Il terreno, di tipo mediamente calcareo è ricco di scheletro e sciolto. Coppacchioli Tattini ha voluto riscoprire una viticoltura eroica di montagna grazie al recupero delle vecchie viti ancora esistenti nel territorio. Il sito particolarissimo e protetto dai venti freddi presenta un'altitudine di 1000m s.l.m., essendo così il vigneto più alto del Centro-Sud Italia.

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